Una guida per esplorare l'isola di Hashima

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Una guida per esplorare l'isola di Hashima
Una guida per esplorare l'isola di Hashima
Anonim

Comunemente conosciuta come Gunkajima (letteralmente, "Battleship Island"), Hashima è un'isola abbandonata che un tempo ospitava oltre 5.000 persone e serviva come luogo di lavoro durante la seconda guerra mondiale. Situato a circa 15 km (9 miglia) dalla costa della città di Nagasaki, le rovine di Hashima sono diventate una destinazione turistica per viaggiatori avventurosi e appassionati di storia. Diamo un'occhiata all'affascinante storia di questa isola un tempo vivace e ai modi migliori per vederla da soli.

L'industrializzazione di Hashima

Quando il carbone fu scoperto su Hashima all'inizio del XIX secolo, il traffico verso l'isola iniziò ad aumentare. Dal 1887 al 1974, l'isola è stata una struttura di estrazione del carbone dei fondali marini; durante questo periodo Hashima fu costantemente abitata, con la popolazione che aumentava continuamente man mano che si stabilivano sempre più miniere di carbone e pozzi di miniera sottomarini. Durante questo periodo, quasi 16 milioni di tonnellate di carbone furono estratte dalle miniere dell'isola.

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軍艦 島 (Battleship Island) 2008 © kntrty / Flickr

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Al fine di accogliere il costante afflusso di minatori e delle loro famiglie, furono costruiti massicci muri di cemento ed edifici sopra e intorno alla piccola isola. Le strutture in cemento armato hanno reso l'isola più simile a una corazzata da lontano, guadagnandosi così il soprannome di "Battleship Island". Dagli anni '30 alla seconda guerra mondiale, l'isola fu utilizzata come luogo di lavoro forzato per la produzione di carbone; si stima che circa 1300 lavoratori, principalmente coreani e cinesi, siano morti qui a causa di dure condizioni durante questo periodo. Mentre il petrolio veniva a sostituire il carbone come principale fonte di energia della nazione, le miniere iniziarono a chiudersi. Hashima fu ufficialmente chiuso come sito di estrazione mineraria e cancellato da tutti i dipendenti e residenti nel 1974, dove rimase abbandonato per oltre tre decenni. Con la maggior parte delle sue strutture ancora intatte, l'isola è stata riaperta come destinazione turistica nel 2009 e dichiarata patrimonio mondiale dell'UNESCO nel 2015.

Uno studente che esplora l'isola di Hashima in Giappone © Jordy Meow / Wikimedia Commons

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