10 artisti afrofuturisti da sapere dal Kenya

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10 artisti afrofuturisti da sapere dal Kenya
10 artisti afrofuturisti da sapere dal Kenya
Anonim

L'afrofuturismo è il linguaggio della ribellione, dell'affermazione nera e dell'immaginazione. Negli ultimi anni ha vissuto una rinascita mentre il mondo desidera nuove prospettive sulle storie africane. Tracciando un affascinante tipo di narrativa per il loro continente attraverso la fantascienza e la tecnologia, ecco 10 artisti afrofuturisti da conoscere dal Kenya.

Artista visivo Jebet Naava

L'artista autodidatta Jebet Naava crea senza sforzo arte candida, stimolante e trascendente. Si ispira alla vibrante scena creativa di Nairobi e agli elementi della condizione umana. Naava è determinata a spingere l'Africa in avanti e rivendicare la sua narrazione. Come madre che ha combattuto la depressione, il suo lavoro si concentra teneramente sulla salute mentale, sull'amore per se stessi, sulla celebrazione della donna e sulla resistenza dell'umanità.

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Scars x Beauty © Jebet Naava

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Fotografo contemporaneo Osborne Macharia

Il vivido lavoro di Osborne Macharia è unico, eccentrico e fantasioso e cattura appropriatamente il movimento Afrofuturismo. Macharia usa il suo occhio fantasioso per combinare elementi, scenari e interazioni umane non correlati per creare nuove narrazioni non pensate. Lavorando da solo o in collaborazione con altri artisti, trova modi innovativi di raccontare storie, reali e immaginati, che scatenano un diverso modo di pensare all'Africa. Nel corso degli anni ha sviluppato uno stile impeccabile, dando vita alla storia coloniale del Kenya.

Kipipiri-4 / 'Mwende' © Osborne Macharia

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Grafico e artista digitale Jacque Njeri

Jacque Njeri ha entusiasmato la scena afrofuturista nel 2017 con la sua prima vetrina, una serie di arte digitale che reinventa scene di francobolli africani. Il suo lavoro più recente, MaaSci, è un'ode surreale alla tribù Maasai, la cui cultura è in qualche modo riuscita a conservare la sua autenticità in un mondo in rapido cambiamento. La tribù esiste nella città di Tatooine, dove le donne sono cyborg con perline colorate intorno al collo e gli anziani stringono i loro bastoni a bordo di un'astronave.

MaaSci / 'v12-2' © Jacque Njeri

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Pittore e scultore Cyrus Kabiru

L'arte di Cyrus Kabiru immagina un futuro che sfida il concetto di modernizzazione. I suoi complessi pezzi scultorei sfidano i generi su tutta la linea, dall'artigianato convenzionale al design, alla scultura, alla moda e alla fotografia. Nei suoi dipinti offre un'interpretazione spesso divertente della vita contemporanea in Kenya. La sua arte riflette fortemente le sue radici keniote e i vari paesi e città internazionali che ha visitato.

Cyrus Kabiru, 'Modern Mask' © Cyrus Kabiru / Immagine gentilmente concessa da SMAC Gallery

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Musicista, regista e artista digitale Jim Chuchu

Jim Chuchu è un artista di talento con la capacità di creare arte utilizzando vari mezzi. Sperimenta con fotografia, video e musica e ha lasciato il segno sia in patria che oltre. Ha girato e diretto To Catch a Dream, un progetto che ha unito la moda keniota al cinema. Chuchu è aperto riguardo al suo fascino per l'afrofuturismo. Trova sempre il modo di esplorarlo nei suoi diversi progetti. Nella sua fotografia, è brillante nella composizione e ancora di più nel catturare emozioni.

'Flameshaper III' (2018) © Jim Chuchu

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Animatore 3D Andrew Kaggia

Guadagnando oltre 84 milioni di visualizzazioni su YouTube, questo sviluppatore e animatore di giochi keniota continua a battere i record, mettendo il suo paese sulla mappa della realtà virtuale globale. Giocatore duro, Kaggia usa la sua passione per i giochi e le sue capacità di animazione autodidatta per creare contenuti locali ambientati in luoghi e temi a cui i keniani - il suo mercato originale - si riferiscono. È il cervello dietro Nairobi X, il primo gioco sparatutto in prima persona sviluppato localmente in Kenya, basato su un ambiente futuristico in cui il giocatore ha il compito di salvare il Kenya dagli alieni. Sta cercando di sfruttare la mitologia africana e le leggende per i contenuti futuri.

'Nairobi Legacy' © Mutua Matheka

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Il regista Wanuri Kahiu

Nato a Nairobi, Kahiu fa parte della nuova generazione di narratori africani. Più recentemente è stata sotto i riflettori per il suo film Rafiki, il primo lungometraggio keniota ad essere invitato al Festival di Cannes - eppure è stato bandito in Kenya a causa del tema di fondo dell'omosessualità. Kahiu riconosce l'afrofuturismo come intraprendente una bonifica postcoloniale delle proprie tempistiche, narrazioni e spazi; la sua manifestazione di questo è vista nel suo film Pumzi. Il film celebra un futuro afrocentrico e sfida l'afropessessismo, che è la percezione dell'Africa sub-sahariana come una regione troppo piena di problemi per il buon governo e lo sviluppo economico.

Artista visivo Ojin Ngode

Ojin Ngode si diletta con installazioni luminose e video per creare la sua arte d'avanguardia. È ispirato dal regno culturale dell'Africa e ha una passione per mostrare al mondo la possibilità di avere norme diverse. Comprendendo il potere della percezione fin da giovane, Ngode rimane fedele alla sua visione di creare un'estetica pronta all'uso usando l'arte concettuale e contemporanea.

'TrueSelves' © Ogin Ngode

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Boy band indie-funk Just a Band

Just a Band è una band keniota che esplora house, hip-hop, jazz, elettronica, funk, discoteca e tutto ciò che è musicalmente bello, e la loro estetica fai-da-te dà il suo contributo al movimento africano africano del Kenya. Giocano con elementi di band virtuali come Gorillaz, incorporando animazione e fotografia nelle loro campagne visive. Il loro video del 2010 per il loro secondo singolo dall'album Ha-He era una parodia dei film di blaxploitation, con un protagonista di nome Makmende. È stato descritto come il primo meme internet virale del Kenya.

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