La svolta preoccupante della Russia verso una maggiore censura di Internet

La svolta preoccupante della Russia verso una maggiore censura di Internet
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Video: PDR #14 STEFANO FELTRI: Il potere delle piattaforme, censura, Cerbero e fare un giornale oggi. 2024, Luglio

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Anonim

La Russia una volta era tutta per un Internet libero e aperto, ma negli ultimi anni si è mossa per censurare ciò che i suoi cittadini possono e non possono accedere online in modo simile al governo cinese.

Ad aprile, il governo russo ha ordinato la messa al bando dell'app di messaggistica di Telegram. Telegram protegge i messaggi dei suoi utenti attraverso la crittografia, ma la Russia si è mossa contro l'app poiché si è rifiutata di consentire al governo l'accesso backdoor alle conversazioni.

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Nel tentativo di vietare Telegram, la Russia ha bloccato milioni di indirizzi IP, influenzando i servizi di Amazon Web Services e Google Cloud e interrompendo quasi l'intera Internet in tutto il paese.

La Russia ha anche bloccato l'accesso ai siti nel marzo 2017 dopo averli accusati di promuovere proteste antigovernative illegali, che erano previste per la Piazza Rossa di Mosca. Il governo ha affermato che la protesta degli studenti era illegale perché gli organizzatori non avevano chiesto l'autorizzazione in anticipo e ha usato questo come motivo per bloccare i siti che incoraggiano l'evento anti-stabilimento.

Questa censura su Internet è stata resa possibile da diverse leggi approvate in risposta alle proteste di massa tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012, quando si è svolta la più grande manifestazione contro il governo dalla fine dell'Unione Sovietica. I social media sono stati usati per organizzare le proteste, come è stato debitamente notato dal presidente russo Vladimir Putin. Una legge alla fine del 2012 ha dato al governo russo il potere di bloccare alcuni contenuti online.

I tentativi russi di mettere a tacere alcune voci online sono aiutati dall'atteggiamento generale nei confronti di Internet nel paese. Uno studio condotto nel 2016 ha rilevato che il 60 percento dei russi ritiene necessaria la censura di Internet. Il sondaggio è stato condotto da una società di ricerca indipendente e ha scoperto che solo il 25 percento degli intervistati era contrario alla censura di Internet.

Tuttavia Internet in Russia rimane ampiamente accessibile, principalmente a causa della difficoltà di censurarlo. Nel 2014 Putin ha dichiarato di voler creare una rete russa, arrivando persino a marchiare Internet come un "progetto della CIA". Si tratterebbe di un passo drastico verso la de-globalizzazione di Internet e potrebbe spingere altri paesi a costruire le proprie reti lontano dagli altri.

In Cina, il governo ha adottato un approccio rapido e diretto alla censura di Internet, riconoscendo che controllarlo potrebbe esercitare vantaggi sia politici che economici. Isolando Internet cinese dal resto del mondo, il governo ha reso impossibile per i suoi cittadini accedere a artisti del calibro di Facebook e Google. Ciò significava che la cultura di Internet nel paese si è evoluta in modo diverso e che società cinesi come Weibo e Alibaba, tra le altre, potrebbero prosperare, incontrastate da concorrenti internazionali. E, naturalmente, le leggi reprimono qualsiasi dissenso antigovernativo online.

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